Non mi capita spesso di parlare di televisione, ma ieri sera si è verificata una coincidenza che mi ha dato da pensare. Ho visto infatti il finale del film Il vigile, con Alberto Sordi, dove un povero vigile urbano che si era permesso di multare nientemeno che il sindaco di Roma per eccesso di velocità, davanti al giudice ritratta le accuse per evitare di perdere il lavoro. Scuse al sindaco, tutti contenti. Nell'ultima scena il vigile lascia passare il sindaco che guida a tutta velocità, e questi finisce in un burrone.
Poco dopo sono capitata su raitre, dove veniva trasmessa in replica un'inchiesta di report sulla sicurezza stradale. In particolare mi ha colpita una scena, in cui si parlava di un dispositivo che consente ai poliziotti in automobile di rilevare la velocità dell'auto che li precede. Un'automobilista va a più di novanta all'ora, in un tratto di strada dove il limite è di cinquanta. Viene fermato, e il vigile (o poliziotto, non ricordo con esattezza) gli ricorda che una infrazione di quel tipo comporta il ritiro della patente. Bravi, complimenti per il rigore. Ma poi chiede alla giornalista di spegnere la telecamera, perchè tanto quella patente non sarebbe stata certo ritirata.
Il servizio proponeva poi un confronto con quanto è stato fatto in Inghilterra, dove con dieci anni di controlli rigorosi e pene severe i morti sulle strade sono passati da diecimila a tremila all'anno. E qui? Qui ci fanno accendere i fari di giorno (cosa che non è affatto provato abbia effetto sul numero di incidenti), ma se abbiamo preso la multa dalla polizia o dai carabinieri perchè non avevamo il casco o le cinture, possiamo usufruire di un comodo condono (non però se il vigile ci ha beccati in divieto di sosta, che scherziamo?). O comunque il condono non dipenderà affatto dal tipo di infrazione commessa, ma da chi l'ha verbalizzata.
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