domenica 29 agosto 2004

Ultima sera d'agosto

La prima poesia che composi io in italiano era breve e diceva:

Ultima sera d'agosto

sotto le brache c'è un mostro.

La insegnai a Bruno, e verso la fine d'agosto, quando i grilli strillano più disperatamente, la cantavamo in cortile, accucciati fianco a fianco sotto la mura del Professore, perchè di notte il cesso era considerato troppo lontano per i bambini. In seguito istituii delle anteprime nell'ultima settimana di luglio, quando nelle notti serene cominciano già le prime strillate piene dei grilli. Alla fine del mese si smetteva, per ricominciare nell'ultima decade di agosto. Ricordo l'emozione e il senso di fullfilment che si provava la sera del 31, quando le parole corrispondevano esattamente alle cose, come se l'anno fosse venuto all'appuntamento, e i grilli sembravano impazziti. Tra poche ore è settembre: questo momento non tornerà più per un anno, e non si può fermare.
Dopo la sosta sotto la mura del Professore, avanzavamo a saltelli-accucciati per tutta la larghezza del cortile, cantando il mio lamento per la morte dell'estate.

Luigi Meneghello, "Libera nos a Malo".

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