giovedì 17 aprile 2008

25 di avril

quando ero piccola a scuola ci facevano fare il concors di un compit par furlan (concorso per un tema in friulano), organizzato dalla società filologica friulana: si faceva un tema in friulano e si potevano vincere dei libri.
non ricordo bene come fu che in quel tema parlai di mio nonno materno, della guerra e dei tedeschi: lui non mi aveva mai parlato di quei fatti e di quel periodo, e non lo fece neanche in seguito.
forse fu proprio l'occasione "ufficiale" di scrivere per un concorso a vincere la sua ritrosia.
ma proprio perché il tema lo avevo mandato alla filologica non ho più avuto occasione di rileggerlo, e ora non ho neanche un vago ricordo di cosa avevo scritto.

l'anno scorso è morta mia nonna materna, e a meno che io non riesca ad accedere all'archivio del concorso, non riuscirò mai a scoprire perché mio nonno fosse stato arrestato dai tedeschi e come gli riuscì di essere liberato prima di finire deportato in germania. non so neanche se era un partigiano o se i tedeschi ce l'avevano con lui per qualche altro motivo.

forse per questo ho sempre avuto un'attenzione particolare per la ricorrenza del 25 aprile, perché un pezzo della nostra storia rischia di andare perso man mano che i testimoni di quell'epoca ci lasciano.
per fortuna le generazioni più recenti non dimenticano, e quest'anno una iniziativa in particolare merita di essere segnalata:

Al Museo Cervi aspettano 7000 partigiani che cantano.
Li aspettano già dalla mattina: verso le 11,00 ci sarà l’arrivo delle biciclettate dai Comuni limitrofi. Ci saranno torta fritta e salumi ad aspettarli…
  • ore 12,00 - si accendono le griglie
  • ore 16,00 inizio concerti
SETTEMILA PARTIGIANI CHE CANTANO con
  • LA CASA DEL VENTO
  • CISCO
  • FIAMMA FUMANA E LE MONDINE DI NOVI
Per tutta la durata della la festa, sin dal mattino, funzioneranno Bar, grigliate di carne, torta fritta e salumi e tutte le bancarelle presenti
Ingresso libero e gratuito.

2 commenti:

Vale ha detto...

Grazie della tua testimonianza, davvero!

Andrea ha detto...

Purtroppo i giovani più che non dimenticare devono avere il diritto di imparare cos'è stata la resistenza.

Sono le vecchie generazioni che non dovrebbero dimenticare, ma a quanto pare lo farebbero più che volentieri:

http://www.corriere.it/politica/08_aprile_08/dellutri_storia_resistenza_959d1b0a-0578-11dd-8738-00144f486ba6.shtml