Come promesso tempo fa, vorrei dedicare un post alla “Domestic Diva” americana Martha Stewart, regina del bricolage e delle ricette di cucina, sovrana di un vero e proprio impero mediatico che comprende trasmissioni televisive, riviste e libri specializzati e un ricco sito internet pieno di consigli utili per l’economia domestica, il bricolage, raccolte di ricette e pagine su cui fare shopping online (quest’ultimo solo se abitate negli Stati Uniti o nel Canada).
Personaggio amato e odiato, è accusata di promuovere un’immagine perfezionista della donna americana che genererebbe frustrazione nelle donne “normali” le quali non hanno sempre il tempo di decorare la porta di casa con ghirlande, trafficare con la pistola per la colla a caldo o fare il pane in casa. Inoltre nei suoi servizi fotografici (peraltro sempre curatissimi) compaiono sempre persone di razza bianca.
Recentemente è diventata ancora più controversa per un caso di insider trading in cui è stata coinvolta. Infatti ha venduto le azioni della società ImClone Systems di cui era in possesso proprio il giorno prima che la stessa società subisse un pauroso crollo in Borsa. Una semplice coincidenza, come lei sostiene, o una soffiata del suo amico Sam Waksal, fondatore e dirigente della stessa società?
Attualmente Martha è sotto processo, ciò ha accentuato ancor di più l’atteggiamento positivo o negativo verso di lei, dando vita a una serie di divertenti parodie: accanto alla versione gotica dei suoi consigli per la casa, sono nati una pagina di consigli per chi va in prigione e un articolo in cui Martha, sospettata di fabbricare armi nucleari, rifiuta agli ispettori dell’ONU l’accesso alla propria cucina
La mia preferita è però la pagina del comitato “Save Martha” dove si possono comprare gadget, magliette e cappellini con l’omonimo slogan, e perfino le bamboline vudù.
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