oggi, dopo qualche giorno in cui avevo lasciato un po' da parte il blog, ho ripreso a leggere e a postare e, con mia grande sorpresa, solo un paio dei blog che leggo avevano nominato i fatti accaduti a beslan. di colpo, tutto il resto mi è sembrato molto frivolo, tanto da farmi venir voglia per qualche momento di non scrivere più niente. non mi aspettavo che tutti vestissero il lutto, ma che un orrore così grande potesse passare sotto silenzio non lo pensavo proprio.
e non venite a dirmi che è troppo grande quell'orrore, che non avete trovato le parole, o peggio che anche parlarne non fa risuscitare i morti. sarebbe forse bastato nominarlo quell'orrore, esprimere la condanna, lo sdegno, la pietà, qualcosa. non si può rimanere lì impalati, anche se in realtà lo so anch'io che non serve a nulla di pratico: non a risuscitare i morti, non a guarire le ferite, fisiche e dell'anima, che hanno subìto i vivi.
ma io non voglio servire, per favore non costringete sempre ogni cosa nella logica dell'utile/inutile, guardate un po' più in là.
io non ci sto, è più forte di me, non riesco a fare a meno di cercare di capire. non fraintendetemi, non mi interessa sapere dove sta, sulla lavagna, la riga che divide i nomi dei buoni e dei cattivi. c'è una sola lavagna, una sola fila di nomi, tutti (governo russo, terroristi) con le mani sporche di sangue di innocenti.
di candele accese ne ho viste fin troppe, al telegiornale. sinceramente, non so cosa farmene. la mia candela voglio accenderla con le parole, con le informazioni.
"In una Russia democraticamente inesistente il potere di Putin si basa sul segreto irresponsabile. Di quel che fa non risponde a nessuno. I morti del teatro Dubrovka, i morti del sommergibile atomico nello stretto di Bering, i morti dei Tupolev fatti esplodere da due kamikaze cecene che avevano occultato l'esplosivo nelle vagine. Crimini orrendi dei terroristi. [...] Oggi Putin ha interesse ad accreditare la tesi che nella scuola di Beslan c'erano anche terroristi di Al Qaeda. Prove non ci sono, ma Bush gli crede sulla parola e rilancia. Se è Al Qaeda a perpetrare la strage dei bambini non si tratta più di Cecenia. La questione cecena viene cancellata dall'agenda."
(articolo di Eugenio Scalfari, il link è più sotto)
"... bisognerebbe ricordare ai russi le loro gravissime responsabilità, la loro politica della terra bruciata, le atrocità che hanno compiuto per anni contro il popolo ceceno sino a costringerlo a riconoscersi nel terrorismo fondamentalista di Shamil Basayev. Il terrorismo islamico ci coinvolge tutti, certo, ma non tutti ne abbiamo attizzato il furore, la follia, come ha fatto Putin."
(anche l'articolo di Sandro Viola è linkato sotto)
in realtà nei blog qualcuno che ne ha scritto, e bene, l'ho trovato. è babsi. ma sapevo già che lei non sarebbe stata zitta. non condivido tutto quello che scrive, ma non ho tutti gli elementi per giudicare le sue parole, che sgorgano da una esperienza e da un impegno molto più diretti e profondi di questo mio povero blog.
allora, se qualcuno di voi vuole almeno provare a capirne di più, io ho trovato in rete questo materiale.
alcuni articoli pubblicati da Repubblica negli ultimi giorni che mi sono sembrati particolarmente efficaci:
"Le tristi verità sulla guerra dell'orrore", di Eugenio Scalfari, da La Repubblica di oggi 5 settembre 2004
l'intervista a Oleg Kalugin, ex generale russo che ora vive negli Stati Uniti, sempre su La Repubblica di oggi 5 settembre 2004
"La Russia di Putin un paese vulnerabile" di Sandro Viola, da La Repubblica del 2 settembre 2004
e alcune pagine web:
Amnesty International sulla situazione dei diritti umani nella Federazione Russa
Cecenia SOS blog dedicato alla Cecenia con numerosi link
Warnews, il sito di informazione indipendente sulle zone di guerra nel mondo, parla della situazione in Cecenia
Peacelink anche loro hanno una pagina ricca di link e un dossier sul viaggio in Cecenia compiuto da Carlo Gubitosa nel 2000.
(mi scuso per l'incompletezza di questo elenco, so che non è molto corretto citare articoli da una sola fonte, ma se volete segnalarmi altre fonti siete i benvenuti. e come dice mirumir: "dovessi mai finire ostaggio, spero almeno che non succeda in russia")
1 commento:
Cara Astrid,
io sono una di quelle persone che non ha speso una parola per questa follia assurda. Perchè veramente cosa si può dire quando ammazzano bambini in quel modo, ho la pelle d'oca solo a scrivere queste cose. Io non mi sono sentito in grado di scrivere nulla di adeguato, avessi scritto qualcosa sarebbe stata una cosa non all'altezza. Ma è un discorso complesso...
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