martedì 27 febbraio 2007

una lista

oggi sono capitata nel blog di keri smith, una scrittrice e illustratrice canadese, e traendo spunto dal suo post di oggi ho pensato di scrivere anche io la mia
lista di cose che sono state importanti per me e che non esistono più (persone escluse):
  1. l'altalena attaccata al ramo del pino nel giardino di mia nonna (il pino è stato abbattuto anni fa).
  2. il letto di legno dipinto di rosso con le spondine per non cadere dove dormivo da bambina, fatto da mio padre (bruciato insieme ad altre cose vecchie).
  3. il cinema ferroviario a udine (ha chiuso definitivamente il 30 dicembre 2006).
  4. la barbamamma della famiglia barbapapà (ho tutti i pupazzetti, misura 5 cm, manca solo lei, devo averla persa da piccola).
  5. un anello con tre piccoli rubini, regalo di una zia a cui voglio molto bene (perso anche questo).
  6. il libro "sognavo l'africa" di kuki gallman, mia madre me lo regalò quand'ero all'ospedale per un'operazione all'orecchio (prestato ad un mio ex e mai riavuto indietro).
  7. la miscela 9 torte di nonna amelia (l'antenata delle torte in busta che si trovano oggi in commercio, quando versavi l'impasto nella tortiera faceva gli "scalini"; non la vedo sugli scaffali da anni).
  8. le viole del giardino abbandonato che si trovava anni fa nella mia via (la casa fu abbattuta e ricostruita, il giardino rifatto, ma il profumo di quel giardino a marzo, con le viole che avevano invaso tutto il prato e i fossi accanto, non l'ho sentito mai da nessuna parte).
  9. lo shopping natalizio con le amiche, con sfida a chi faceva il regalo più carino/simpatico spendendo meno soldi (sospeso quando abbiamo incominciato a lavorare).
n.b. non intendevo fare un post nostalgico, ma solo dare il giusto spazio ad alcune cose che hanno abbellito la mia vita.

domenica 25 febbraio 2007

la vecchia Jane

Questo mi è tornato in mente ieri sera, è un brano del libro Il giovane Holden:
"La maggior parte delle ragazze, provate a tenerle per la mano, e quella maledetta mano o muore nella vostra, o loro credono di dover continuare a dimenarla tutto il tempo, come se avessero paura di annoiarvi o che so io. Jane era un'altra cosa. Andavamo in un dannato cinema o in un posto così, e subito cominciavamo a tenerci per mano, e non ci lasciavamo fino alla fine del film. E senza cambiare posizione nè farne un affare di stato. Con Jane non stavi nemmeno a pensare se avevi la mano sudata o no. Sapevi soltanto che eri felice. E lo eri davvero."

sabato 24 febbraio 2007

le librazioni

sto mettendo on line la mia libreria, non ho ancora finito, ma se volete qualche libro in prestito potete scrivermi all'indirizzo avirili [at] gmail [punto] com e io ve lo manderò.

venerdì 23 febbraio 2007

via le mutande

arriva un giorno nella vita di una donna in cui ti rendi conto che la tua biancheria non ti rende felice. a me capita più o meno tre o quattro volte all'anno: di solito quando succede ritorno a casa con un sacchetto dell'oviesse pieno di straccetti colorati e improbabili che però mi danno una strana allegria.
perciò il mio consiglio è: bando alla mutanda lasca, all'elastico floscio, alla microfibra ingrigita, allo slippino sbiadito! anche se li hai tenuti nel cassetto pensando di usarli solo quando ti vengono le tue cose, dai retta: buttali. può essere un momento davvero catartico.

lunedì 12 febbraio 2007

conigli neri e rughette

sabato sono stata a vedere il nuovo film di david lynch INLAND EMPIRE. si era in forse fino all'ultimo: io caldeggiavo "una notte al museo" ma il mio co.ci.co. (co-spettatore cinefilo compulsivo) non ha voluto dare neanche una chance al povero ben stiller; non so se si sia poi pentito di questo ma dopo il film ho percepito un'ombra di rivalutazione nella sua voce...
che cosa si può dire dopo avere attraversato un lungo e oscuro tunnel di angoscia durato ben tre ore? boiata pazzesca o genio assoluto? non l'ho ancora capito ma mi sono lasciata manipolare completamente dal regista, provando l'angoscia nei momenti angoscianti, l'inquietudine nei momenti inquietanti, sentendo la tensione salire nei momenti in cui si creava tensione e spaventandomi a morte almeno un paio di volte.
sono sicura che non lo avrei retto se fossi andata a vederlo da sola, del resto anche adesso, a notte fonda e con il vento fuori che ulula, non mi sento proprio a mio agio.
c'erano dei momenti in cui ho provato non solo tensione ma autentica paura. le scene più inquietanti erano però quelle in cui compariva una specie di sit-com con protagonisti tre conigli neri, le cui battute erano sottolineate da risate registrate messe a caso.
il film ha il tipo di trama in cui ha senso dire che domani potrebbe anche essere ieri, non si sa, e in cui livelli diversi di realtà e finzione si intrecciano fino a formare un inestricabile gioco di scatole cinesi, e tutto questo sarebbe davvero geniale se alla fine si riuscisse a ricavarne un senso compiuto, ma questo non avviene e per un tipino razionale come me tutto ciò risulta alquanto indigesto. forse se fosse durato un'oretta in meno mi avrebbe anche potuta convincere, ma davvero david lynch non è il tipo con cui andrei a prendere un caffè.
comunque da questo film ho capito che la cosa che più mi spaventa del decadimento fisico della vecchiaia sono le rughette attorno alla bocca.

per esorcizzare la paura dei conigli neri si può provare così
per esorcizzare le rughe non conosco rimedi.

"Che cosa volete da me?" gridò Pinocchio, rizzandosi tutto impaurito a sedere sul letto.
"Siamo venuti a prenderti", rispose il coniglio più grosso.
"A prendermi?... Ma io non sono ancora morto..."
"Ancora no: ma ti restano pochi minuti di vita avendo tu ricusato di bevere la medicina, che ti avrebbe guarito dalla febbre..."

domenica 11 febbraio 2007

non dobbiamo mai smettere di reinventarci

forse, dopo un anno che leggo gli oroscopi di rob breszny su internazionale, dovrei sentirmi pronta per metterne in pratica uno:
Felice sballo di San Valentino, Gemelli! Spero che nei prossimi mesi sarai molto specifico su quello che desideri dall'intimità e dalla complicità. Per farti entrare nello stato d'animo giusto, ho scritto un annuncio personale che potresti usare o prendere come spunto per scriverne uno tu: "Pensatore farsesco dalla sensibilità raffinata cerca santo peccatore dallo stile un po' folle per lungo viaggio di piacere ai confini del Nirvana. Si richiedono solida pratica di meditazione e buone maniere a letto. Sarebbe troppo chiedere che abbia anche un alto livello d'intelligenza emotiva e non mi annoi a morte con la sua maturità? Sarebbe possibile avere una persona che dica cose divertenti ma che sappia anche ascoltare a cuore aperto? Non dobbiamo mai smettere di reinventarci".
trovandomi in una fase di noncurante e ottimistica fragilità, potrei perfino farlo davvero.

martedì 6 febbraio 2007

domenica 4 febbraio 2007

sparagnina

come suggerito nei commenti di questo post di zu, anche qua ci si organizza per la giornata di M'illumino di meno: E. mi tiene via i vasetti degli omogeneizzati del piccolo G., che io trasformerò in tanti lumini per cenare a lume di candela a casa di K. - così almeno non le imbrattiamo i mobili di cera :-)
io sono alla ricerca di ricette - dolci e salate - a basso impatto energetico. qualcosa da poter impastare senza sbattitore elettrico e magari da cuocere nel forno della cucina a legna. così scandaglio il web e i ricettari di casa - peccato che il libro di ricette di clotilde dusoulier (la titolare del bellissimo foodblog chocolate and zucchini) esca solo a maggio!

sabato 3 febbraio 2007

gioco di mani

davvero mi è piaciuto il film di gondry "l'arte del sogno" film tenero e onirico, difficile da raccontare, sconsigliato a chi ama le trame coerenti e la logica, vivamente raccomandato ai sognatori, ai romantici, ai visionari.
abbiamo riprovato il gioco che fanno Stephanie e Stephan di mettere due mani palmo contro palmo e di accarezzare le dita con l'altra mano libera.
"è strano, è come toccarsi il pene con la mano" dice il protagonista del film.
al proprietario dell'altra mano non ha fatto molto effetto - sarà perchè non ho il pene che ho provato la straniante sensazione di avere tre mani?