mercoledì 5 agosto 2009

notturno veneziano con anobiiani

venezia di notte ha un sapore diverso, si popola di altri abitanti, diversi da quelli che si vedono di giorno. andate via le folle dei turisti, escono gatti magri e sfuggenti, vigili ratti, e anobiiani a caccia di storie nascoste negli angoli meno conosciuti della città.
del gioco del ruyi, sorta di caccia al tesoro fatta seguendo un libro/guida e indizi che arrivano via sms, ne hanno già parlato in modo molto esauriente niki e giovy, sto scrivendo questo post solo per appuntarmi alcune sensazioni che vorrei ricordare:
  • il ristorante indiano in cui cimny e ialla ci hanno raccontato l'india come l'hanno vista loro (sono rimasta davvero affascinata);
  • l'afa umida che non sminuisce il piacere di avere piazza san marco tutta per noi;
  • le fontanelle da cui il comune distribuisce gratis acqua freschissima e buona;
  • lo strano fascino di corte nova, misteriosa piazzetta che grazie alla protezione della madonna era immune dalla peste;
  • il profumo di pane e brioche che si spandeva dalla bottega di un fornaio - ahimè chiuso! - e che ci ha fatto sperare (invano) di trovare un bar aperto prima delle sei;
  • i gradini della stazione all'alba che si affollano di gabbiani affamati, non ne avevo mai visti di così tanti tipi diversi;
  • non avevo mai davvero capito perché l'alba si chiama così, prima di vedere il bianco del cielo riflesso e raddoppiato sulla laguna alle sei del mattino.

1 commento:

Anemone Viola ha detto...

Dev'essere davvero diversa, qualcosa di particolare e misterioso. Buona giornata