quando si dice il caso. andati al cinema per vedere viva zapatero, quando arriviamo davanti alla cassa scopriamo che in sala c'è rimasto soltanto un posto libero, quindi decidiamo di cambiare film e optiamo per "l'amore non basta mai".
un film con un titolo così brutto - ma il titolo originale è Masjävlar quindi prendetevela con i soliti italici geni traduttori di titoli - non sarei mai andata a vederlo di mia iniziativa, ma voi non lasciatevi fuorviare dal titolo nè dalle recensioni che hanno definito la protagonista "la bridget jones svedese" (!) e se vi piacciono i paesaggi nordici e le storie che parlano di riunioni di famiglia non proprio tranquille andatevelo a vedere.
la protagonista del film è una trentenne single che ha lasciato il paesello tanti anni prima per diventare donna in carriera nella grande città (Stoccolma) e ritorna in occasione del compleanno del padre. qui ritrova le due sorelle maggiori, una divorziata e una sposatissima, che hanno una visione della vita un po' diversa dalla sua e questo le porta a scontrarsi ma anche a cercare di avvicinarsi (sono pur sempre sorelle). succedono anche altre cose, e vorrei poterne scrivere meglio. è un film molto più agro che dolce, che mi ha dato da pensare.
1 commento:
Visto domenica scorsa, l'ho trovato molto bello. E mi sono commossa più volte. Il senso di solitudine, vissuto in modo diverso dalle tre sorelle, l'indifferenza dei genitori, il bisogno d'amore che c'è in ognuna di loro, sia anche di breve durata ma che le faccia sentire vive, tutto questo più il dolore muto di un figlio che non ha mai risolto il rapporto col padre, beh ce n'è fin che si vuole per amare un film. E poi tutta quella neve...
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