domenica 2 dicembre 2007

...but you can do the job when you're in town

anche se non sopporto tutto quel che ruota attorno al business-natale, mi piace moltissimo ascoltare musiche natalizie.
sulla web-radio americana soma fm c'è una stazione apposita, che manda in onda solo classici di natale, virati però in salsa lounge. davvero un ascolto piacevolissimo, ve lo consiglio. lo trovate su somafm.com

sabato 1 dicembre 2007

bambolina

qualcuno sa se questa canzone è cantata da Teo Teocoli? se non sbaglio inizialmente era lui il cantante de I Quelli, vero?

Quelli - Una Bambolina Che Fa No No No (1966)

sabato 17 novembre 2007

uhmmm

ultimamente la mia quotidianità assomiglia sempre più alle strisce di dilbert.
la cosa mi preoccupa.

mercoledì 14 novembre 2007

happy birthday astrid!

ma no, non è il mio compleanno!
oggi ricorre il centenario della nascita di Astrid Lindgren, una delle più grandi autrici di libri per ragazzi di sempre.
c'è anche un sito ufficiale molto carino.

sabato 10 novembre 2007

madeleines

madeleines
madeleines,
inserito originariamente da astridula.
ingredienti
3 uova
350 g di farina
200 g di zucchero
10 g di lievito per dolci
buccia di mezzo limone
1 cucchiaio di miele
125 g di latte
125 g di burro

In una terrina mescolare le uova e lo zucchero, quando lo zucchero sarà sciolto aggiungere la farina, il miele e la buccia di limone. Aggiungere il burro fuso e fatto intiepidire, poi versare il latte bollente. Aggiungere il lievito e lasciar riposare mezz'ora. Versare l'impasto nello stampo e cuocere in forno a 180° per 7 minuti.
Non riempire troppo gli stampini (per circa 2/3) altrimenti l'impasto straborda.
Io le ho fatte con lo stampo di silicone, perciò non sono sicura che la ricetta sia adatta anche agli stampi di metallo.
Sono riuscite molto bene, morbide e allo stesso tempo compatte. Inoltre con questa dose ne escono davvero tante! Sono piaciute a tutti.

lunedì 5 novembre 2007

heima

heima poster
heima poster,
inserito originariamente da sigur-ros.co.uk.
qualcuno sa come fare per vederlo?

domenica 4 novembre 2007

bisogna sempre per forza parlare d'amore?

nei mesi scorsi mi è capitato di essere innamorata. è stato bello e quando è finito mi è mancato. quel senso di eccitazione, quella sensibilità che fa scoprire segnali segreti e misteriose coincidenze nelle cose di tutti i giorni.
ma non bisogna sempre per forza parlare d'amore no? ora è tutto diverso ma non grigio, solo di un altro colore.

colonna sonora: Bluvertigo - "Iodio"

martedì 30 ottobre 2007

paolini e il sergente su la7

stasera alle 21,30 su la7 marco paolini racconta la storia del sergente nella neve
lo spettacolo è tratto dal romanzo di mario rigoni stern ambientato durante la ritirata di russia,
e viene trasmesso in diretta da una cava nei colli berici.

"C'era la guerra, proprio la guerra più vera dove ero io, ma io non vivevo la guerra, vivevo intensamente cose che sognavo, che ricordavo e che erano più vere della guerra. Il fiume era gelato, le stelle erano fredde, la neve era vetro che si rompeva sotto le scarpe, la morte fredda e verde aspettava sul fiume, ma io avevo dentro di me un calore che scioglieva tutte queste cose."

procuratevi una coperta.

brr.

domenica 28 ottobre 2007

back from paris

ci vuole un talento particolare per andare 3 giorni a parigi e trovare lo sciopero dei mezzi pubblici per tutti e 3 i giorni? forse anche no, ma vale la pena di ricordare la regola fondamentale nella scelta del ristorante: se è popolato solo il bar e non c'è nessuno seduto ai tavoli, meglio cambiare aria.

colonna sonora: Maxïmo Park - "Parisian Skies"

lunedì 15 ottobre 2007

...

non sono sparita, è la mia connessione adsl che si è resa irreperibile.

giovedì 4 ottobre 2007

free burma - one blogpost for burma


Free Burma!


Cinque giornalisti birmani arrestati; il principale Internet provider del paese disconnette qualsiasi accesso alla rete: il flusso di notizie si restringe sempre di più. Reporter Senza Frontiere e la Burma Media Association si appellano alla comunità internazionale per prevenire il blackout dell'informazione sulla situazione birmana. Questo post vuole essere un piccolo contributo in occasione dell'
International Bloggers' Day for Burma.

Sandro Gilioli, giornalista dell'Espresso, pubblica sul suo blog una sintesi dell'articolo di Aung Zaw comparso sul sito dissidente Irrawaddy:
"Durante la rivolta del 1988, circa 3.000 dimostranti sono stati uccisi dall’esercito fra marzo e settembre, mentre milioni di birmani manifestavano per strada. Ma allora la comunità internazionale, i cittadini del resto del mondo, sapevano a malapena dove si trovava la Birmania.
Questa volta, il nostro Paese ha ricevuto l’attenzione completa dei mezzi d’informazione all’estero, dei leader politici stranieri e dell’opinione pubblica mondiale. Questo è avvenuto grazie a Internet, alle macchine fotografiche digitali, ai blog, alle mail e ai telefoni cellulari. Sapendo che il mondo li poteva guardare, i manifestanti si sono fatti forza e hanno avuto il coraggio di sfidare la dittatura.
Adesso invece sulla Birmania è di nuovo calata l’oscurità."

mercoledì 3 ottobre 2007

free burma 3

per chi volesse dare un contributo materiale, questi sono i siti di alcune organizzazioni a cui si possono fare donazioni.

www.givetoburma.org/
gruppo fondato da 2 ragazze birmane residenti in Thailandia

burmacampaign.org.uk/donate.html
campagna per i diritti umani in Birmania - fondazione con sede a Londra

www.foundationburma.org/donate.php
fondazione per il popolo della Birmania con sede in California

oppure potete acquistare magliette e adesivi con il logo "Free Burma" qui
www.cafepress.com/free_burma

free burma 2

pensate anche voi a qualcosa da scrivere il 4 ottobre

sabato 29 settembre 2007

free burma 1










creatività in forma di stencil per sostenere la birmania - il disegno lo trovate qui.

sabato 15 settembre 2007

no grazie



a londra non c'è la raccolta differenziata, o almeno io non l'ho vista, però in una libreria ho notato una campagna per limitare l'uso dei sacchetti di plastica.
avevo iniziato già da un po' a usare borse di stoffa riutilizzabili, ma in quasi tutti i negozi che non siano il supermercato ti mettono subito la merce nella borsa di plastica, e diventa davvero difficile far capire che non la vuoi.

ecco quindi alcuni utili consigli di guerriglia psicologica:
  1. Sorridi e dì di no.
  2. Linguaggio corporeo
    Stai ben dritto, con le spalle all'indietro e il petto in fuori. Una posizione ferma e decisa porta lo sguardo allo stesso livello e crea un vantaggio psicologico. Il primo che batte ciglio è un perdente.
  3. Interrompi
    Prova a dire: "Mi scusi se la interrompo. Non mi serve la borsa di plastica, grazie mille."
  4. Previeni
    "Salve, mi stava per chiedere se mi serve una borsa di plastica, vero? Beh meno male, perché non mi serve."
  5. Colpisci in anticipo
    Dillo forte e con fierezza "Voglio far sapere a tutti che non ho intenzione di usare un sacchetto di plastica. Ci mettono 500 anni a biodegradarsi."
  6. Dì le tue ragioni
    "Le borse di plastica sono roba vecchia"
    "La borsa di plastica è morta"
    "Le borse di plastica rovinano gli alberi"
Per maggiori dettagli il sito della campagna è qui. L'organizzazione "We are what we do" propone una serie di azioni per cambiare il mondo partendo dalla vita quotidiana. Rifiutare i sacchetti di plastica è l'azione n. 01, ma ce ne sono altre 99, come usare la biro finché l'inchiostro finisce o piantare un albero, ma anche cucinare qualcosa per un amico, portare i bambini in ufficio per un giorno, o trascorrere del tempo con una persona di un'altra generazione.

metodo stanislavski

  • Per interpretare questo film ho cercato di entrare dentro Me Stesso, però all'inizio Me Stesso non voleva lasciarmi entrare.
  • Poi però una volta entrato, Me Stesso non mi lasciava più uscire. "Allora esco." "Sì però fra mezz'ora torni, vero?"
Pier Francesco Loche alla presentazione del film "Le ragioni dell'aragosta" di Sabina Guzzanti

Se avesse avuto anche solo questo merito, di riportare sulla scena un attore che ai tempi di Avanzi, Tunnel etc. era il mio preferito dopo Corrado Guzzanti e che negli ultimi anni era praticamente sparito, "Le ragioni dell'aragosta" avrebbe già una bastevole ragion d'essere, ma non è solo quello. Riporto le parole con cui lo ha descritto Cinzia Leone sul suo blog:
"Il film non è una banale ripetizione delle maschere storiche di quella trasmissione. E’ la rivelazione del “dentro” degli attori che quelle maschere le interpretavano. E’ il gruppo visto da dentro. E’ il gruppo fragile, il gruppo che ha paura, il gruppo con le storie che hanno inevitabilmente cambiato quelli che il gruppo lo facevano.
E noi, quelli del gruppo, facciamo ridere ma senza maschera, senza la protezione di un personaggio, di una finzione. Facciamo ridere perché stavolta il verso lo facciamo a noi stessi."

"Non c’era uno straccio di copione su quel set. Cioè c’era, ma Sabina per non farcelo trovare se lo era nascosto in una carie."

Andatelo a vedere, se non altro per sostenere un film indipendente e autentico, penso che ne valga la pena. E poi fa ridere.

venerdì 7 settembre 2007

annunciaziò


giovedì 13 settembre al Ginger Bar in via Poscolle a Udine inaugurazione della mostra dedicata ai fumetti "Gnognosaurs" disegnati da quell'uom di multiforme ingegno che risponde al nome di Dree Venier.
per chi non lo conosce, Dree Venier è il creatore del primo blog in friulano ilfurlanist, nonché direttore del mensile La patrie dal Friûl.
i Gnognosaurs sono dinosauri non molto intelligenti, infatti gnogno o gnognul in friulano vuol dire scemo, tonto, babbeo: sarà per questo che si sono estinti?

domenica 2 settembre 2007

viaggio nel tempo

in una delle sale della national gallery ho avuto l'occasione di fare un piccolo viaggio nel tempo.
quando ho visto questo dipinto di canaletto mi è sembrato che la chiesa sul lato sinistro del canale avesse un non so che di familiare. non è una chiesa famosa, probabilmente nessun turista verrebbe a venezia per vedere solo quella, ma è la chiesa che ci si trova di fronte appena usciti dalla stazione dei treni s. lucia ed è per questo che mi era sembrata familiare.
sul lato destro del canale, un po' più distante, si intravvede la chiesa di s. lucia, abbattuta nel 1860 per far posto proprio all'omonima stazione.
i resti della santa si trovano oggi nella chiesa di s. geremia: io l'ho vista, è un corpo rinsecchito che fa una certa impressione, ma anche tenerezza. ti ricorda di quanto siamo fragili.
chissà se al tempo hanno chiesto a s. geremia cosa ne pensava, prima di affibbiargli una coinquilina.

sul sito della national gallery (molto ben fatto tra l'altro) trovate altri dettagli sul dipinto e la versione zoomabile.

martedì 21 agosto 2007

un'odissea nel legno

un gruppo di pellegrini alti due metri e mezzo staziona nella cattedrale di Rochester, nel Kent. alcuni di loro guardano in basso, altri dritto davanti a sé, qualcuno guarda in alto.
li ha scolpiti lo scultore robert koenig, inglese di nascita ma di origine polacca. odissey non è semplicemente una mostra itinerante, ma un viaggio che l'artista ha voluto compiere sulle tracce della madre, fuggita dalla polonia nel 1942.
gli alberi di tiglio da cui ha ricavato le statue provengono tutti dal villaggio di origine della madre.
viste da vicino sembrano appena spuntate dal terreno, quasi un bosco di tronchi solo di recente tramutato in figure umane.

ad ogni tappa koenig scolpisce una nuova statua: questo è il "pellegrino" in fase di realizzazione a Rochester.

venerdì 1 giugno 2007

la mia libreria online su aNobii

Ho conosciuto grazie a wittgenstein il sito aNobii che sta facendo per i libri quello che last.fm fa in campo musicale.
Mi sono subito iscritta e ho cominciato a mettere on-line i miei libri - ho pensato di renderli tutti disponibili per scambi e prestiti.
Questo è il link al mio scaffale online pagine libere: contattatemi se volete i miei libri in prestito o se volete fare qualche scambio.
Una parte dei libri è anche in vendita, queste informazioni le devo ancora aggiornare però; intanto ho messo on-line una paginetta per facilitare i contatti. Tutto work in progress, ma stimolante!

lunedì 28 maggio 2007

barrare tutte le caselle

non riesco più a rintracciare la fonte di questa poesia che avevo salvato tempo fa sul pc.
parla di quando ci si trova a dover fare delle scelte - l'idea è che si possano scegliere entrambe le alternative, esplorando tutte le potenzialità della vita.
When you are faced with two alternatives
Choose both. And should they put you to the test,
Tick every box. Nothing is ever single.
A seed's a tree's a ship's a constellation.
Nail your true colours to this branching mast.


ho provato a cercare l'autore con google ma non riesco a risalire al sito da cui l'ho copiata - forse qualcun altro la conosce?

(mi è ritornata in mente oggi perché c'è un mio amico che sembra averne bisogno - sarebbe come dire di andare al cinema e vedere tutti i film che ci sono).

domenica 27 maggio 2007

zodiac

zodiac

originally uploaded by astridula.
robert downey jr recita da dio, peccato che a un certo punto sparisca dal film.
jake gyllenhaal e mark ruffalo sono un giornalista e un poliziotto, così ossessionati dalla caccia al killer da lasciarsi completamente travolgere e rinunciare alla famiglia e a tutto il resto pur di scoprire chi sia il misterioso assassino. e la loro ossessione continua anche dopo anni, quando il killer dello zodiaco non fa più notizia e le indagini sono a un punto morto.

mi incuriosiva molto il cocktail blu che i due giornalisti bevono in una scena del film. si chiama aqua velva, come un dopobarba, ed è a base di vodka, gin e curaçao (la ricetta nei dettagli è qui).

domenica 20 maggio 2007

impressioni danesi III

ho molto apprezzato la cucina danese, soprattutto i dolci: le favolose paste, fatte con una sfoglia simile a quella dei croissant, ma più burrosa, e con ripieno di cioccolato o mandorle e marmellata. e poi un meraviglioso dolce di pasta frolla, cioccolato, fragole e crema.
il pane dei paesi a nord delle alpi, poi, è sempre stato una passione per me: nero di segale o misto o integrale, con il sesamo, con il papavero, con i semi di zucca o di girasole.
quindi mi è bastato anche anche solo mangiare un panino per essere felice: con il pane nero di segale e il ripieno di pollo e pancetta croccante, o di aringa o salmone.
la mia amica d. ci ha fatto assaggiare l'øllebrød, una pietanza a base di pane nero, birra e acqua che si mangia a colazione col latte. una volta nelle famiglie povere era un modo di riciclare gli avanzi, adesso si trova in vendita già preconfezionato, basta aggiungere solo l'acqua.
un'altra cosa che fa capire le abitudini alimentari dei danesi è il banco dei latticini, dove se non si sa il danese è davvero difficile orientarsi tra i vari tipi di latte, panna, latticello con maggiore o minore contenuto di grassi, yogurt e milk shake.
d. fa un tirocinio come infermiera, e grazie alla sollecitudine delle colleghe danesi e gli spuntini nelle numerose pause previste dall'orario di lavoro, in 2 mesi è ingrassata di 5 chili.

impressioni danesi II

copenhagen, almeno per come l'ho vista io, non è una città che ti stupisce con effetti speciali, ma che ti ammalia a poco a poco col suo fascino sottile, che deriva in egual misura dai suoi edifici storici e dal suo essere città di mare.
ritengo la sirenetta uno dei monumenti più sopravvalutati al mondo, e infatti i danesi non la vedono come un simbolo della città. invece sono rimasta incantata dal quartiere di nyhavn, il porto vecchio di copenhagen, con le case colorate e le barche ormeggiate nel canale.
ad amalienborg abita la regina margherita, a cui i patriottici danesi tengono moltissimo. è salita al trono grazie a una modifica della costituzione, che in origine prevedeva la successione al trono solo per i maschi. poichè il padre federico IX aveva avuto solo figlie femmine, nel 1953 la modifica della legge di successione venne approvata dal parlamento e da un referendum.
la regina ha due figli maschi e quattro nipoti, tre maschi e una femminuccia nata il 21 aprile di quest'anno, perciò probabilmente non ci saranno regine in danimarca per almeno altre due generazioni.
un'ala del palazzo di amalienborg è aperta al pubblico, e si possono visitare gli appartamenti di alcuni sovrani danesi del passato, oltre ad una sala in cui sono esposti gli abiti della regina.
a me hanno ricordato lo stile delle regina elisabetta d'inghilterra: colori sul fucsia, lilla, turchese, scarpe e cappellini in tinta, solo qualche abito da sera si salvava dallo stile "regina nonna". mi sono sempre chiesta chi siano gli stilisti che servono le case reali d'europa.

impressioni danesi I

guardi giù dall'aereo e già ti accorgi che qualche cosa è cambiato: il paesaggio danese alterna terra e mare, compaiono i riquadri giallo vivo dei campi di colza fioriti e le turbine eoliche (la danimarca ricava il 20% dell'energia dal vento).
avvicinandoti a Copenhagen scorgi dall'alto il lunghissimo ponte sull'Öresund, che collega la capitale danese alla città svedese di Malmö, e che sembra iniziare direttamente nel mare.
in realtà il primo tratto del collegamento è un tunnel sotterraneo che sbuca su un'isola artificiale (costruita apposta) ma guardando dall'aereo sembra che il ponte inizi nel nulla.
atterri all'aeroporto e prendi il treno per andare alla stazione centrale, dove prenderai il treno per Næstved, la cittadina dove risiede la tua amica. ti guardi intorno perplesso, cercando di far quadrare gli orari trovati su internet con le scritte che compaiono sul tabellone elettronico. senza che tu chieda nulla ti si avvicina un'addetta delle ferrovie che ti domanda in inglese cosa stai cercando. ed è qui che impari la prima cosa sui danesi: i danesi sono gentili.

domenica 6 maggio 2007

una valigia mi basta

sono in partenza per copenhagen - nel frattempo potete dare un'occhiata a copenhagen daily photo, un bel fotoblog su (indovinate?) la capitale danese.

update: altri link disponibili nel box di del.icio.us qui a destra (sono probabilmente molto più di quel che io potrò mai vedere in 4 giorni, forse è meglio se sto 4 giorni collegata ad internet...)

in punta di dita

A Trieste in una bancarella ho trovato queste simpatiche marionette da dita. In attesa di trovar loro un teatro per esibirsi, ho inscenato una storiella:



domenica 15 aprile 2007

domanda tecnica

da quando sono passata a blogger beta non riesco più a visualizzare i commenti di haloscan.
in realtà ho trovato il modo per farli ricomparire, ma in quel caso spariscono i commenti di blogger.
per fortuna non ho perso i commenti vecchi, ma magari qualcuno conosce un modo per avere come prima la possibilità di commentare sia con haloscan che con blogger?

giovedì 12 aprile 2007

serata blogorroica

ieri sera a Remanzacco incontro in biblioteca sul tema "Tra carte e rete - la scrittura e le nuove tecnologie" - lo spiegone dell'incontro è qui
ci sono andata per rivedere un amico, ed ho scoperto una interessante rivista letteraria, si chiama Pagina Zero - Rivista di frontiera ed ha pure un blog. è dedicata a temi come confini, migrazioni, letterature dei balcani e dell'europa dell'est.
le persone del pubblico erano tutte molto interessate, anche se molte di loro non avevano esperienza diretta dei blog. mi sono sembrate preoccupate di sottolineare che comunque la carta stampata non verrà soppiantata dalla rete, quasi provando un senso di inferiorità verso il web.
invece i 2 relatori hanno giustamente sottolineato che si tratta semplicemente di "attrezzi" diversi, che si possono utilizzare per diversi scopi, magari rafforzandosi a vicenda.
quanto alla presunta maggiore "concretezza" della carta rispetto ad internet, ho ripensato a tutte le persone che ho conosciuto grazie al blog e ad internet: i tantissimi libri che ho letto non mi hanno portata a nessun contatto "umano", quindi anche la rete ha una sua concretezza, forse su un livello diverso.

lunedì 9 aprile 2007

I sincerely miss those heavy metal bands...

Secondo un'indagine svolta in Gran Bretagna dall'università di Warwick, una buona percentuale di ragazzi di età compresa tra gli 11 e 19 anni ascolta l'heavy metal per scaricare lo stress quotidiano, derivante dall'essere particolarmente brillanti a scuola e dall'avere una bassa autostima. Cioè i giovani con quoziente intellettivo più alto, che proprio per via della loro intelligenza trovano difficile inserirsi o adattarsi alla società, sceglierebbero questo tipo di musica per esprimere la loro rabbia.
Il tema è stato già egregiamente sviscerato da superqueen, io vorrei solo aggiungere un pensiero riconoscente ad alcune band per il sostegno psicologico offerto alla mia adolescenza: aerosmith, guns n'roses, bon jovi, skid row, faith no more, nirvana, pearl jam, soundgarden (ai puristi del metal probabilmente si drizzeranno i capelli ma io questi ascoltavo).
sarebbe interessante aggiungere un approfondimento di questo studio, dedicandolo a "ragazze con bassa autostima che si invaghiscono del batterista o del chitarrista della band, in quanto il frontman se lo è già preso la ragazza più brillante del gruppo" :-)

colonna sonora: Wilco - "Heavy Metal Drummer"

venerdì 6 aprile 2007

il gioco della bottiglia

questo post avrei potuto tenerlo da parte per una delle famose liste-tormentone ma visto che latito dal blog nessuno mi invita a partecipare alle liste-tormentone. oppure i miei vicini di blog non partecipano, non saprei.

io ho giocato una volta sola al gioco della bottiglia, era il compleanno di un mio coetaneo e c'era il festino a casa sua.
dopo un paio di giri a vuoto (persone dello stesso sesso) la bottiglia puntò me e uno dei ragazzi più fighi del paese. e io non ero, e non sono mai stata, una delle ragazze più fighe del paese. per di più ero (ero?) timida e impacciata a livelli quasi patologici.
avrei voluto vaporizzarmi all'istante, ma non successe.
andò a finire che lui si avvicinò a me ma non mi volle baciare, e nell'imbarazzo gli scappò da ridere. io tentai per la seconda volta di vaporizzarmi, ma non riuscendoci andai a casa.
e da quel giorno ho sempre evitato le feste in cui ci poteva essere il gioco della bottiglia.

postilla ad uso privato: volevo far presente ad una persona che conosco che di recente mi sono sentita di nuovo come quella sera, e non è una sensazione che tenessi particolarmente a ritrovare.

colonna sonora: Jack Johnson - "Wrong Turn"

lunedì 2 aprile 2007

un film e il mmmare

Succede che un film ti faccia pensare all'infanzia, a universi segreti che solo tu conoscevi, e che gli altri bambini non erano in grado di vedere.
Quando un bambino è figlio unico (e io lo sono stata fino a nove anni) a volte si inventa i giochi da solo. Mi ricordo pomeriggi passati a leggere libri, trasportata con la mente in mondi lontanissimi.
"Un ponte per Terabithia" parla esattamente di questo, e di quanto sia duro essere bambini a volte. E di quanto siano importanti gli amici per trovare il proprio posto nel mondo. Non lasciatevi fuorviare dal trailer simil-cronache di narnia e vedetevelo.

Non so come mai, ma dopo questo film mi è venuta voglia di vedere il mare. Il mare di notte, prima che inizi la stagione turistica, sembra un altro posto.

Le ragazze di Torino han smesso di lavorare
alle sette hanno smesso di lavorare
e anche il treno da Torino è un treno di pianura
però dovrà arrivare
però dovrà arrivare
in questi posti davanti al mare
con questi cieli sopra il mare
fin da Pavia si pensa al mare
fin da Alessandria si sente il mare
dietro una curva improvvisamente
il mare.

colonna sonora: Ivano Fossati -
"Questi posti davanti al mare"

giovedì 15 marzo 2007

mi colpisce

oggi mi regalo una poesia di Wyslawa Szymborska

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.


mi colpisce perchè ho capito il motivo per cui "The Ring" mi ha fatto tanta paura. mi fa paura ancora adesso se ci ripenso ma averlo visto aveva un suo perchè. era solo un pezzettino di un filo lunghissimo e ingarbugliato che allora non intravedevo neanche.
lei dice che il libro degli eventi è sempre aperto a metà, ma non dice se bisogna sempre andare avanti a leggere o no.

colonna sonora: Plainsong - The Cure

...sometimes you make me feel like i'm living at the edge of the world...

domenica 11 marzo 2007

lepre marzolina

giorni confusi freddi e soleggiati, il vento di marzo mi annoda i capelli, m'ingarbuglia i pensieri, con un occhio rido con l'altro piango, guardo il sole e vorrei correr fuori dal letargo, ma anche restare ancora un po' dentro la tana.

colonna sonora: Emiliana Torrini "Nothing brings me down"

domenica 4 marzo 2007

zeri perfetti


MMS
Originally uploaded by astridula.
da un po' di tempo a questa parte vedo gli zeri sul contachilometri.
anche i numeri tutti uguali. forse è un dettaglio inutile, ma dopo essermi persa tutti i numeri tipo 33.333 o 44.444 mi chiedevo se questa cosa potesse avere un significato, come una fase della mia vita cosparsa di piccole, inutili perfezioni.

martedì 27 febbraio 2007

una lista

oggi sono capitata nel blog di keri smith, una scrittrice e illustratrice canadese, e traendo spunto dal suo post di oggi ho pensato di scrivere anche io la mia
lista di cose che sono state importanti per me e che non esistono più (persone escluse):
  1. l'altalena attaccata al ramo del pino nel giardino di mia nonna (il pino è stato abbattuto anni fa).
  2. il letto di legno dipinto di rosso con le spondine per non cadere dove dormivo da bambina, fatto da mio padre (bruciato insieme ad altre cose vecchie).
  3. il cinema ferroviario a udine (ha chiuso definitivamente il 30 dicembre 2006).
  4. la barbamamma della famiglia barbapapà (ho tutti i pupazzetti, misura 5 cm, manca solo lei, devo averla persa da piccola).
  5. un anello con tre piccoli rubini, regalo di una zia a cui voglio molto bene (perso anche questo).
  6. il libro "sognavo l'africa" di kuki gallman, mia madre me lo regalò quand'ero all'ospedale per un'operazione all'orecchio (prestato ad un mio ex e mai riavuto indietro).
  7. la miscela 9 torte di nonna amelia (l'antenata delle torte in busta che si trovano oggi in commercio, quando versavi l'impasto nella tortiera faceva gli "scalini"; non la vedo sugli scaffali da anni).
  8. le viole del giardino abbandonato che si trovava anni fa nella mia via (la casa fu abbattuta e ricostruita, il giardino rifatto, ma il profumo di quel giardino a marzo, con le viole che avevano invaso tutto il prato e i fossi accanto, non l'ho sentito mai da nessuna parte).
  9. lo shopping natalizio con le amiche, con sfida a chi faceva il regalo più carino/simpatico spendendo meno soldi (sospeso quando abbiamo incominciato a lavorare).
n.b. non intendevo fare un post nostalgico, ma solo dare il giusto spazio ad alcune cose che hanno abbellito la mia vita.

domenica 25 febbraio 2007

la vecchia Jane

Questo mi è tornato in mente ieri sera, è un brano del libro Il giovane Holden:
"La maggior parte delle ragazze, provate a tenerle per la mano, e quella maledetta mano o muore nella vostra, o loro credono di dover continuare a dimenarla tutto il tempo, come se avessero paura di annoiarvi o che so io. Jane era un'altra cosa. Andavamo in un dannato cinema o in un posto così, e subito cominciavamo a tenerci per mano, e non ci lasciavamo fino alla fine del film. E senza cambiare posizione nè farne un affare di stato. Con Jane non stavi nemmeno a pensare se avevi la mano sudata o no. Sapevi soltanto che eri felice. E lo eri davvero."

sabato 24 febbraio 2007

le librazioni

sto mettendo on line la mia libreria, non ho ancora finito, ma se volete qualche libro in prestito potete scrivermi all'indirizzo avirili [at] gmail [punto] com e io ve lo manderò.

venerdì 23 febbraio 2007

via le mutande

arriva un giorno nella vita di una donna in cui ti rendi conto che la tua biancheria non ti rende felice. a me capita più o meno tre o quattro volte all'anno: di solito quando succede ritorno a casa con un sacchetto dell'oviesse pieno di straccetti colorati e improbabili che però mi danno una strana allegria.
perciò il mio consiglio è: bando alla mutanda lasca, all'elastico floscio, alla microfibra ingrigita, allo slippino sbiadito! anche se li hai tenuti nel cassetto pensando di usarli solo quando ti vengono le tue cose, dai retta: buttali. può essere un momento davvero catartico.

lunedì 12 febbraio 2007

conigli neri e rughette

sabato sono stata a vedere il nuovo film di david lynch INLAND EMPIRE. si era in forse fino all'ultimo: io caldeggiavo "una notte al museo" ma il mio co.ci.co. (co-spettatore cinefilo compulsivo) non ha voluto dare neanche una chance al povero ben stiller; non so se si sia poi pentito di questo ma dopo il film ho percepito un'ombra di rivalutazione nella sua voce...
che cosa si può dire dopo avere attraversato un lungo e oscuro tunnel di angoscia durato ben tre ore? boiata pazzesca o genio assoluto? non l'ho ancora capito ma mi sono lasciata manipolare completamente dal regista, provando l'angoscia nei momenti angoscianti, l'inquietudine nei momenti inquietanti, sentendo la tensione salire nei momenti in cui si creava tensione e spaventandomi a morte almeno un paio di volte.
sono sicura che non lo avrei retto se fossi andata a vederlo da sola, del resto anche adesso, a notte fonda e con il vento fuori che ulula, non mi sento proprio a mio agio.
c'erano dei momenti in cui ho provato non solo tensione ma autentica paura. le scene più inquietanti erano però quelle in cui compariva una specie di sit-com con protagonisti tre conigli neri, le cui battute erano sottolineate da risate registrate messe a caso.
il film ha il tipo di trama in cui ha senso dire che domani potrebbe anche essere ieri, non si sa, e in cui livelli diversi di realtà e finzione si intrecciano fino a formare un inestricabile gioco di scatole cinesi, e tutto questo sarebbe davvero geniale se alla fine si riuscisse a ricavarne un senso compiuto, ma questo non avviene e per un tipino razionale come me tutto ciò risulta alquanto indigesto. forse se fosse durato un'oretta in meno mi avrebbe anche potuta convincere, ma davvero david lynch non è il tipo con cui andrei a prendere un caffè.
comunque da questo film ho capito che la cosa che più mi spaventa del decadimento fisico della vecchiaia sono le rughette attorno alla bocca.

per esorcizzare la paura dei conigli neri si può provare così
per esorcizzare le rughe non conosco rimedi.

"Che cosa volete da me?" gridò Pinocchio, rizzandosi tutto impaurito a sedere sul letto.
"Siamo venuti a prenderti", rispose il coniglio più grosso.
"A prendermi?... Ma io non sono ancora morto..."
"Ancora no: ma ti restano pochi minuti di vita avendo tu ricusato di bevere la medicina, che ti avrebbe guarito dalla febbre..."

domenica 11 febbraio 2007

non dobbiamo mai smettere di reinventarci

forse, dopo un anno che leggo gli oroscopi di rob breszny su internazionale, dovrei sentirmi pronta per metterne in pratica uno:
Felice sballo di San Valentino, Gemelli! Spero che nei prossimi mesi sarai molto specifico su quello che desideri dall'intimità e dalla complicità. Per farti entrare nello stato d'animo giusto, ho scritto un annuncio personale che potresti usare o prendere come spunto per scriverne uno tu: "Pensatore farsesco dalla sensibilità raffinata cerca santo peccatore dallo stile un po' folle per lungo viaggio di piacere ai confini del Nirvana. Si richiedono solida pratica di meditazione e buone maniere a letto. Sarebbe troppo chiedere che abbia anche un alto livello d'intelligenza emotiva e non mi annoi a morte con la sua maturità? Sarebbe possibile avere una persona che dica cose divertenti ma che sappia anche ascoltare a cuore aperto? Non dobbiamo mai smettere di reinventarci".
trovandomi in una fase di noncurante e ottimistica fragilità, potrei perfino farlo davvero.

martedì 6 febbraio 2007

domenica 4 febbraio 2007

sparagnina

come suggerito nei commenti di questo post di zu, anche qua ci si organizza per la giornata di M'illumino di meno: E. mi tiene via i vasetti degli omogeneizzati del piccolo G., che io trasformerò in tanti lumini per cenare a lume di candela a casa di K. - così almeno non le imbrattiamo i mobili di cera :-)
io sono alla ricerca di ricette - dolci e salate - a basso impatto energetico. qualcosa da poter impastare senza sbattitore elettrico e magari da cuocere nel forno della cucina a legna. così scandaglio il web e i ricettari di casa - peccato che il libro di ricette di clotilde dusoulier (la titolare del bellissimo foodblog chocolate and zucchini) esca solo a maggio!

sabato 3 febbraio 2007

gioco di mani

davvero mi è piaciuto il film di gondry "l'arte del sogno" film tenero e onirico, difficile da raccontare, sconsigliato a chi ama le trame coerenti e la logica, vivamente raccomandato ai sognatori, ai romantici, ai visionari.
abbiamo riprovato il gioco che fanno Stephanie e Stephan di mettere due mani palmo contro palmo e di accarezzare le dita con l'altra mano libera.
"è strano, è come toccarsi il pene con la mano" dice il protagonista del film.
al proprietario dell'altra mano non ha fatto molto effetto - sarà perchè non ho il pene che ho provato la straniante sensazione di avere tre mani?

martedì 30 gennaio 2007

la lista è vita

"L'operazione era poco dolorosa e non durava più di un minuto, ma era traumatica. Il suo significato simbolico era chiaro a tutti: questo è un segno indelebile, di qui non uscirete più... Non avete più nome: questo è il vostro nuovo nome."

primo levi - i sommersi e i salvati

"La lista è vita, ai suoi margini, tutto intorno, c'è l'abisso."

steven spielberg - schindler's list

ieri sera, rivedendo il film di spielberg, mi ha colpito una delle scene più intense del film, in cui schindler e il suo contabile stern cercano di ricordare quanti più nomi possibili per metterli nella lista degli operai e poterli così salvare.
si è contrapposta nella mia mente all'annientamento della persona perpetrato nei campi di concentramento, dove ai deportati veniva tolto tutto, anche il nome, sostituito da un numero.

a praga entri nella sinagoga Pinkas illuminata dalle candele - i nomi di 77,297 ebrei vittime della shoah si susseguono sulle pareti. non lasciarti agghiacciare ma leggili, ricorda che ciascuna di queste persone è stata viva un giorno, non lasciare che l'annientamento raggiunga anche la loro memoria.

>>"La memoria di milioni di vittime dell’Olocausto si perderanno nell'oblio quando coloro che li ricordano ancora ci lasceranno". Così ammonisce Avner Shalev, presidente dello Yad Vashem. Con queste parole è stato dato il via, in aprile, ad una nuova campagna per integrare le informazioni dell’archivio centrale dei nomi delle vittime della Shoah (Central Database of Shoah Victims’ Names), per preservarli così nella memoria collettiva delle future generazioni.
il testo completo dell'appello è qui - grazie a questo e ad altri appelli sono stati raccolti tre milioni di nomi di vittime dell'olocausto.