domenica 15 aprile 2007

domanda tecnica

da quando sono passata a blogger beta non riesco più a visualizzare i commenti di haloscan.
in realtà ho trovato il modo per farli ricomparire, ma in quel caso spariscono i commenti di blogger.
per fortuna non ho perso i commenti vecchi, ma magari qualcuno conosce un modo per avere come prima la possibilità di commentare sia con haloscan che con blogger?

giovedì 12 aprile 2007

serata blogorroica

ieri sera a Remanzacco incontro in biblioteca sul tema "Tra carte e rete - la scrittura e le nuove tecnologie" - lo spiegone dell'incontro è qui
ci sono andata per rivedere un amico, ed ho scoperto una interessante rivista letteraria, si chiama Pagina Zero - Rivista di frontiera ed ha pure un blog. è dedicata a temi come confini, migrazioni, letterature dei balcani e dell'europa dell'est.
le persone del pubblico erano tutte molto interessate, anche se molte di loro non avevano esperienza diretta dei blog. mi sono sembrate preoccupate di sottolineare che comunque la carta stampata non verrà soppiantata dalla rete, quasi provando un senso di inferiorità verso il web.
invece i 2 relatori hanno giustamente sottolineato che si tratta semplicemente di "attrezzi" diversi, che si possono utilizzare per diversi scopi, magari rafforzandosi a vicenda.
quanto alla presunta maggiore "concretezza" della carta rispetto ad internet, ho ripensato a tutte le persone che ho conosciuto grazie al blog e ad internet: i tantissimi libri che ho letto non mi hanno portata a nessun contatto "umano", quindi anche la rete ha una sua concretezza, forse su un livello diverso.

lunedì 9 aprile 2007

I sincerely miss those heavy metal bands...

Secondo un'indagine svolta in Gran Bretagna dall'università di Warwick, una buona percentuale di ragazzi di età compresa tra gli 11 e 19 anni ascolta l'heavy metal per scaricare lo stress quotidiano, derivante dall'essere particolarmente brillanti a scuola e dall'avere una bassa autostima. Cioè i giovani con quoziente intellettivo più alto, che proprio per via della loro intelligenza trovano difficile inserirsi o adattarsi alla società, sceglierebbero questo tipo di musica per esprimere la loro rabbia.
Il tema è stato già egregiamente sviscerato da superqueen, io vorrei solo aggiungere un pensiero riconoscente ad alcune band per il sostegno psicologico offerto alla mia adolescenza: aerosmith, guns n'roses, bon jovi, skid row, faith no more, nirvana, pearl jam, soundgarden (ai puristi del metal probabilmente si drizzeranno i capelli ma io questi ascoltavo).
sarebbe interessante aggiungere un approfondimento di questo studio, dedicandolo a "ragazze con bassa autostima che si invaghiscono del batterista o del chitarrista della band, in quanto il frontman se lo è già preso la ragazza più brillante del gruppo" :-)

colonna sonora: Wilco - "Heavy Metal Drummer"

venerdì 6 aprile 2007

il gioco della bottiglia

questo post avrei potuto tenerlo da parte per una delle famose liste-tormentone ma visto che latito dal blog nessuno mi invita a partecipare alle liste-tormentone. oppure i miei vicini di blog non partecipano, non saprei.

io ho giocato una volta sola al gioco della bottiglia, era il compleanno di un mio coetaneo e c'era il festino a casa sua.
dopo un paio di giri a vuoto (persone dello stesso sesso) la bottiglia puntò me e uno dei ragazzi più fighi del paese. e io non ero, e non sono mai stata, una delle ragazze più fighe del paese. per di più ero (ero?) timida e impacciata a livelli quasi patologici.
avrei voluto vaporizzarmi all'istante, ma non successe.
andò a finire che lui si avvicinò a me ma non mi volle baciare, e nell'imbarazzo gli scappò da ridere. io tentai per la seconda volta di vaporizzarmi, ma non riuscendoci andai a casa.
e da quel giorno ho sempre evitato le feste in cui ci poteva essere il gioco della bottiglia.

postilla ad uso privato: volevo far presente ad una persona che conosco che di recente mi sono sentita di nuovo come quella sera, e non è una sensazione che tenessi particolarmente a ritrovare.

colonna sonora: Jack Johnson - "Wrong Turn"

lunedì 2 aprile 2007

un film e il mmmare

Succede che un film ti faccia pensare all'infanzia, a universi segreti che solo tu conoscevi, e che gli altri bambini non erano in grado di vedere.
Quando un bambino è figlio unico (e io lo sono stata fino a nove anni) a volte si inventa i giochi da solo. Mi ricordo pomeriggi passati a leggere libri, trasportata con la mente in mondi lontanissimi.
"Un ponte per Terabithia" parla esattamente di questo, e di quanto sia duro essere bambini a volte. E di quanto siano importanti gli amici per trovare il proprio posto nel mondo. Non lasciatevi fuorviare dal trailer simil-cronache di narnia e vedetevelo.

Non so come mai, ma dopo questo film mi è venuta voglia di vedere il mare. Il mare di notte, prima che inizi la stagione turistica, sembra un altro posto.

Le ragazze di Torino han smesso di lavorare
alle sette hanno smesso di lavorare
e anche il treno da Torino è un treno di pianura
però dovrà arrivare
però dovrà arrivare
in questi posti davanti al mare
con questi cieli sopra il mare
fin da Pavia si pensa al mare
fin da Alessandria si sente il mare
dietro una curva improvvisamente
il mare.

colonna sonora: Ivano Fossati -
"Questi posti davanti al mare"