giovedì 24 gennaio 2008

ritorno a brokeback mountain

Immagine di Gente del Wyoming

La camicia pareva pesante ma poi Ennis si accorse che all'interno ce n'era un'altra, con le maniche accuratamente infilate dentro quelle della camicia di Jack. La sua vecchia camicia scozzese persa tanto tempo prima, aveva creduto, in qualche lurida lavanderia, la sua camicia sporca, con il taschino strappato, i bottoni saltati, rubata da Jack e nascosta là, dentro quella di Jack. Eccole là. come due pelli, una nell'altra, due in una.
Affondò il volto nella stoffa aspirando lentamente con bocca e naso, sperando di trovarvi un debole residuo dell'odore di tabacco e artemisia, del sudore dolcigno e salato di Jack, ma non conservava un vero odore, solo il ricordo, il potere immaginato di Brokeback Mountain di cui restava solo ciò che reggeva tra le mani.
una blogger che non conoscevo, ma che leggevo trovando nel suo blog pensieri affini ai miei.
un attore che ho visto in un solo film, un film che mi ha colpita così tanto da lasciarmi addosso la tristezza del finale per tre giorni.
e anche a lei piaceva tanto quel film, so che lo rivide non so quante volte.
lei se n'è andata poco più di un anno fa, lui da solo pochi giorni, entrambi troppo presto.
non li conoscevo, nessuno dei due, ma mi sembrava giusto ricordarli qui, per mandar giù il sapore di sabbia e cenere che a volte resta in bocca, sapore di cose che potevano esserci e non ci saranno.

Oh, vita, coppa chiara,
improvvisamente ti riempi
di acqua sporca, di vino morto,
di agonia, di perdite,
di commoventi ragnatele,
e molti credono che quel colore d'inferno
manterrai per sempre.
questi versi sono di Neruda, non come quelli che avete sentito leggere oggi al senato...

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