Per consolarmi, mio padre si offrì di portarmi a sentire Sting che avrebbe suonato a Udine allo stadio Friuli. Per l'occasione fu coinvolta anche la mia cuginetta, di un anno minore di me.
Dunque, l'anno prima Maicol Gecson aveva pubblicato "Bad", e girava il mondo ricoperto da uno strato di pelle nera borchiata per dire quanto lui fosse un duro.
Sting, povera stella, era ai nostri occhi un biondino slavato ancora lontano dalla scoperta del sesso tantrico (non che dopo abbia acquisito fascino ai miei occhi, ma pare brutto non citarlo visto che lui ne andava così fiero*). Per aggiungere mestizia e slavatezza alla sua immagine, il video più popolare all'epoca era una canzone malinconica girata in bianco e nero...
Insomma non ho proprio fatto salti di gioia, ma era pur sempre il nostro Primo Concerto. Cosa mi ricordo? Non molto a dire il vero: era primavera, faceva caldo ma non abbastanza perché le nostre madri ci permettessero di andare senza giacca di jeans, e sono quasi sicura che la mia avesse le spalline imbottite.
Le canzoni sue e dei Police io non le conoscevo, le ho sentite quella sera per la prima volta, quindi tutta la gioia e l'emozione di cantare insieme al proprio idolo mi è rimasta sconosciuta fino a diversi anni dopo.
Ma la luna che sorse a metà concerto proprio dietro allo stadio, gialla, rotonda, perfetta, e continuò a salire nel cielo come se l'avesse programmata lui in persona, mi colpì così tanto che ancora oggi non me lo spiego, era come vedere la luna per la prima volta. Perciò Sting non sono poi mai più andata a vederlo, ma è stato bello lo stesso.
questo post è stato ispirato dal blog bastonate, se anche a voi vien voglia di raccontare il vostro primo concerto diteglielo via mail a disappunto(a)gmail.com o nei commenti al suo racconto
*sì, lo so, era solo una spacconata tra amici.
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